La tradizionale casa cinese si sviluppa
intorno a un cortile interno (avete presente la casa del marito, in
Lanterne rosse?), chiamato Siheyuan, sul quale si affacciano tutte le
stanze; gli abitanti risultano così protetti da influenze e viste
esterne, ma sono decisamente privati della privacy all'interno, dal
momento che dal cortile si possono controllare i loro movimenti.
Prendendo a prestito questo modello, e reinventandolo per le esigenze
del XXI secolo, lo studio cinese ArchStudio ha progettato una bella
residenza per le vacanze e per il tempo libero alla periferia di
Tangshan, città da oltre 7 milioni di abitanti a circa 180 km a est
di Pechino.
L'antico Siheyuan è stato chiuso e trasformato in una grande sala per le attività comuni, il pranzo, il soggiorno, il pianoforte; sui quattro lati, quattro diversi ambienti, la cucina, aperta sul salone rettangolare centrale, uno studio e due camere da letto, entrambe dotate di vasca (all'ingresso di una delle due camere, la toilette della residenza).
Le quattro sale sono proiettate verso l'esterno e lasciano però spazio a sufficienza lungo i lati del salone centrale, perché grandi vetrate lo rendano luminoso e leggibile dall'esterno. All'interno delle due camere da letto e dello studio c'è un piccolo cortile, che è fonte di luce naturale, ma anche gradevole angolo verde, che cambia al mutare delle stagioni. È una piccola ricreazione dell'esterno, che si può vedere, come filtrato, dalle pareti traforate di mattoni, dalle quali arriva morbidamente ulteriore luce.
I quattro ambienti collaborano al sostegno della grande copertura di legno del salone centrale, l'unica a falde: le travi di legno sono visibili e danno calore all'intera struttura, anche di notte, grazie alla loro illuminazione scenografica; il tetto è riestito di piastrelle di legno carbonizzato. Nelle stanze laterali, la copertura piana è realizzata con strutture d'acciaio e lastre di cemento, queste ultime, realizzate in casseforme di legno, sono state lasciate a vista, creando un piacevole contrasto con le pareti di mattoni, anch'essi a vista.
I materiali sono i grandi protagonisti di questa residenza, utilizzati in modo rigoroso, ma capaci di creare una scenografia d'effetto e un'illuminazione naturale suggestiva. L'interior design è altrettanto semplice e rigoroso e identifica gli spazi con pochi oggetti, il tavolo da pranzo, il divano con il camino, il pianoforte; nelle stanze laterali, oltre ai letti, le vasche per il relax e, nello studio, un grammofono solitario, che collega a passioni atemporali.
Intorno all'edificio, realizzato su una piattaforma che definisce anche le terrazze esterne, un panorama naturale di campi agricoli e frutteti; a un lato, una piccola fabbrica di produzione di grano, anch'essa disegnata da ArchStudio. Foto e ulteriori approfondimenti su archstudio.cn
L'antico Siheyuan è stato chiuso e trasformato in una grande sala per le attività comuni, il pranzo, il soggiorno, il pianoforte; sui quattro lati, quattro diversi ambienti, la cucina, aperta sul salone rettangolare centrale, uno studio e due camere da letto, entrambe dotate di vasca (all'ingresso di una delle due camere, la toilette della residenza).
Le quattro sale sono proiettate verso l'esterno e lasciano però spazio a sufficienza lungo i lati del salone centrale, perché grandi vetrate lo rendano luminoso e leggibile dall'esterno. All'interno delle due camere da letto e dello studio c'è un piccolo cortile, che è fonte di luce naturale, ma anche gradevole angolo verde, che cambia al mutare delle stagioni. È una piccola ricreazione dell'esterno, che si può vedere, come filtrato, dalle pareti traforate di mattoni, dalle quali arriva morbidamente ulteriore luce.
I quattro ambienti collaborano al sostegno della grande copertura di legno del salone centrale, l'unica a falde: le travi di legno sono visibili e danno calore all'intera struttura, anche di notte, grazie alla loro illuminazione scenografica; il tetto è riestito di piastrelle di legno carbonizzato. Nelle stanze laterali, la copertura piana è realizzata con strutture d'acciaio e lastre di cemento, queste ultime, realizzate in casseforme di legno, sono state lasciate a vista, creando un piacevole contrasto con le pareti di mattoni, anch'essi a vista.
I materiali sono i grandi protagonisti di questa residenza, utilizzati in modo rigoroso, ma capaci di creare una scenografia d'effetto e un'illuminazione naturale suggestiva. L'interior design è altrettanto semplice e rigoroso e identifica gli spazi con pochi oggetti, il tavolo da pranzo, il divano con il camino, il pianoforte; nelle stanze laterali, oltre ai letti, le vasche per il relax e, nello studio, un grammofono solitario, che collega a passioni atemporali.
Intorno all'edificio, realizzato su una piattaforma che definisce anche le terrazze esterne, un panorama naturale di campi agricoli e frutteti; a un lato, una piccola fabbrica di produzione di grano, anch'essa disegnata da ArchStudio. Foto e ulteriori approfondimenti su archstudio.cn
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