Residenze belle, in giardini rigogliosi
e tropicali. Dal Messico arrivano spesso e sono sempre affascinanti
nel rapporto che stabiliscono con la natura lussureggiante che le
circonda. Non fa eccezione la Casa Entreparotas dello studio Di
Frenna Arquitectos, nello Stato di Colima (Messico centro
occidentale). Qui la natura è davvero protagonista dell'intervento,
con tanto di piccolo ruscello che attraversa la proprietà: il
progetto è stato ispirato proprio dalla presenza di una vegetazione
così ricca e in qualche modo selvaggia.
.
"I materiali scelti giocano con una gamma di colori neutri e lapidei, che interpretano l'essenza di una rovina perduta nella selva, dove l'architettura fa un passo indietro per elogiare cosa succede fuori" spiegano gli architetti.
La residenza è su due piani. Al piano terra c'è il
cuore di tutto il progetto, il soggiorno e la sala da pranzo,
collocati in uno spazio a tutta altezza, una sorta di scatola di
cristallo da cui passano tutti gli assi e i percorsi principali della
casa. Le grandi vetrate quasi eliminano la frontiera tra dentro e
fuori, così come fa l'illuminazione naturale. Un'appendice di questo
grande spazio è all'esterno, in una sorta di piattaforma separata
dal resto della casa da vasche d'acqua: qui si trova una sala da
pranzo che permette di godere del giardino, all'ombra di una
copertura di legno, che è terrazza e belvedere nella parte
superiore.
Al piano superiore, la zona notte della residenza, affacciata sullo spazio a tutt'altezza. Qui ci sono le camere da letto, con i loro servizi, e un ampio corridoio che distribuisce i percorsi. A collegare i due livelli, una scala leggera, che si staglia accanto a una delle ampie vetrate, sottolineando la trasparenza della struttura.
"La struttura utilizzata permette i volumi aggettanti e gli spazi liberi da muri della parte posteriore, aperta sul giardino. Per questo si sono scelti cemento e acciaio, che hanno ottenuto omogeneità con le mura di pietra artigianali e il legno di parota" spiegano ancora gli architetti.
Il risultato è una costruzione dalle geometrie accentuate e rigorose, inserita armoniosamente in un paesaggio rigoglioso, con un rapporto interno-esterno molto fluido, che dà la netta impressione di vivere nella natura, grazie al rapporto con la luce, ai materiali naturali, a un interior design sobrio e coerente.
Le foto sono di Lorena Darquea
"I materiali scelti giocano con una gamma di colori neutri e lapidei, che interpretano l'essenza di una rovina perduta nella selva, dove l'architettura fa un passo indietro per elogiare cosa succede fuori" spiegano gli architetti.
Al piano superiore, la zona notte della residenza, affacciata sullo spazio a tutt'altezza. Qui ci sono le camere da letto, con i loro servizi, e un ampio corridoio che distribuisce i percorsi. A collegare i due livelli, una scala leggera, che si staglia accanto a una delle ampie vetrate, sottolineando la trasparenza della struttura.
"La struttura utilizzata permette i volumi aggettanti e gli spazi liberi da muri della parte posteriore, aperta sul giardino. Per questo si sono scelti cemento e acciaio, che hanno ottenuto omogeneità con le mura di pietra artigianali e il legno di parota" spiegano ancora gli architetti.
Il risultato è una costruzione dalle geometrie accentuate e rigorose, inserita armoniosamente in un paesaggio rigoglioso, con un rapporto interno-esterno molto fluido, che dà la netta impressione di vivere nella natura, grazie al rapporto con la luce, ai materiali naturali, a un interior design sobrio e coerente.
Le foto sono di Lorena Darquea
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